Gianni Zanotti, 76 anni
Clicca sul bottone e vedrai il cortometraggio “É l’alzheimer, bellezza!” che lo vede protagonista
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha attribuito un bel riconoscimento all’Alzheimer Fest nel 2021, nominando il suo presidente-disorganizzatore Michele Farina “Ufficiale dell’Ordine ‘Al merito della Repubblica Italiana’”, per il “generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer”. Si tratta naturalmente di un “premio” collettivo, da condividere con tutti coloro che hanno contribuito e partecipato all’Alzheimer Fest nel corso degli anni. Ed è anche fonte di grande incoraggiamento, per continuare il cammino con gioia e senso di responsabilità.
CON CHI
Tutti protagonisti: sani e meno sani. E solo per citare i partner locali: l’Alzheimer Fest quest’anno si fa in collaborazione con la Regione Toscana, il Comune di Firenze, Aima Firenze, l’Istituto degli Innocenti, la Basilica della Santissima Annunziata, la Fondazione Caritas, i Musei toscani per l’Alzheimer, la Misericordia
di Firenze e con tante altre meravigliose realtà del territorio.
IL POSTO
Piazza della Santissima Annunziata è nel cuore di Firenze, cinque minuti a piedi dal Duomo percorrendo via dei Servi: la festa si svolgerà proprio nella piazza, tra due bellissime fontane. E negli spazi messi a disposizione dall’Istituto degli Innocenti, al piano terra: sotto il portico, nei cortili, nel salone Brunelleschi… Luoghi che hanno fatto la storia nella cura delle persone più indifese. Ci saranno spazi
ombreggiati, un angolo verde, installazioni artistiche, una zona sollievo, mostre, incontri, racconti, ascolti, attività, musica, danza, poesia, medicina… Tutti i saperi e le emozioni che compongono l’Arte della Cura.
Per chi vuole, ci sarà la possibilità di consumare in piazza un pasto sano a portata di ogni palato…
Insomma, torna il grande albero del Fest, innervato di nuova linfa toscana.
GLI INNOCENTI
Chi sono gli innocenti oggi? Chi è abbonato alla cura degli abbandonati? Vogliamo lanciare un ponte da un estremo all’altro dell’arco generazionale, tra bambini e anziani: l’età dell’innocenza, l’innocenza dell’età.
L’ARTE DELLA CURA
Le arti come tesoro di benessere
La cura dell’arte come tutela della memoria
La cura delle persone come arricchimento personale e collettivo (a condizione che i caregiver, i curacari, non vengano lasciati soli): il sapere della medicina, l’assistenza su misura, la creatività per sperimentare nuovi percorsi, sulla base di un patrimonio condiviso. Non è proprio ciò che l’arte è chiamata a fare da sempre? E voilà: anche la cura è un’arte!
L’ANNUNCIAZIONE
La diagnosi della malattia è una forma di annunciazione. Come superare il tempo dello sgomento? Come farlo diventare avviso ai naviganti, anticipazione di un nuovo cammino di vita?
È la possibilità di incontrarsi, essere se stessi, non sentirsi soli nelle difficoltà: perché l’alzheimer e le altre forme di demenza non tolgono di mezzo la vita. Una festa di cose belle: musica, arte, teatro, tante attività e dolce far niente.
Si incontrano le persone, le famiglie, gli artisti. Anche gli operatori e i medici (per una volta) senza camici, pronti ad ascoltare e a mettere a disposizione competenze e conoscenze a chi ne ha bisogno.
Tutti protagonisti: chi porta un’esperienza, chi canta, chi vuole vedersi un film o uno spettacolo. Chi ha voglia di ballare da fermo. Chi fa attività fisica in piedi o in carrozzina. Si mangia, si beve. Si sta insieme.
Una festa per cuori feriti e vite da rifiorire.
New membership are not allowed.